Giocare con i libri

Esce oggi la nostra prima, breve demo di storia interattiva, sfruttando una nuova, si spera potente, piattaforma in fase di progettazione per libri-game, narrativa interattiva e didattica a bivi.
Il percorso è ancora lungo, il libro interattivo è ancora da finire e il sistema per leggerlo è solo agli inizi, mancano le illustrazioni originali e anche per la grafica c’è ancora parecchio da fare.
Tuffatevi dunque nell’ambientazione della Costa, che già potreste aver incontrato in Tre di Spade e Luce e Ombra, e seguite le prime disavventure di Jase, nuova, tormentata eroina della sword & sorcery alle prese con i fantasmi del suo passato, leggendo la demo di SECONDA VITA.

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Alla deriva tra i mondi

Di bolle di mondi incastonate in una matrice comune. Di oggetti, incubi, idee e frasi fatte che non hanno origine né probabilmente destinazione. Di oziosi e arguti pomeriggi passati al porto, guardando l’oceano e l’orizzonte lontano.

Uno dei loro posti preferiti era l’ultimo, piccolo molo di pietra del porto, là dove ormai attraccava solo qualche tartana, e solo se non trovava spazio tra i moli centrali, più comodi e meglio collegati con le arterie di Vadhe. Sotto a una torre diroccata e appena prima del promontorio roccioso, l’acqua era insolitamente pulita e da lì i Tre lasciavano penzolare le gambe con i piedi che sfioravano l’acqua o, a seconda della marea, s’immergevano appena nell’oceano. Talvolta si presentava loro, in lontananza, il raro spettacolo di un drago marino che saltava fuori dalle acque come un delfino, allargava le grandi ali blu e spiccava il volo in silenzio, verso il mare aperto. Morlon chiamava quel posto il Molo dei Filosofi, giacché il rumore della risacca e lo stridio dei gabbiani ispiravano discorsi profondi e a volte surreali, distaccati. All’imbrunire, le stelle ammiccavano e la massa scura dell’acqua si fondeva quasi con il cielo, appena tinto del rosso del sole ormai tramontato, in una rappresentazione spettacolare della vastità dell’orizzonte e delle proporzioni tra la natura e l’essere umano.

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Alla deriva tra i mondi

Di bolle di mondi incastonate in una matrice comune. Di oggetti, incubi, idee e frasi fatte che non hanno origine né probabilmente destinazione. Di oziosi…

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Mari Aperti

MARI APERTI  Autori Vari, a cura di Maikel Maryn e Andrea Marinucci Foa 293 pagine – Agosto 2020, distribuito su Amazon e Produzioni dal Basso…

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Ed ecco a voi “Mari Aperti”.

No, non siamo spariti. Il covid non ci ha ammazzati. Per un anno abbiamo lavorato a un progetto molto ambizioso, che ha visto 21 persone collaborare per un’antologia fantastica che serve a raccogliere fondi per Open Arms. E’ stato il lavoro editoriale più duro che abbiamo affrontato, visto che non abbiamo fatto riferimento a editori, ma abbiamo lavorato a fianco di Maikel Maryn e MalaSpina, per curare questo progetto facendo affidamento solo sulle forze della squadra di autori e illustratori che abbiamo riunito. Tutte persone straordinarie dalla grande professionalità e dall’enorme carica creativa.

Finalmente disponibile l’antologia Mari Aperti, che raccoglie fondi per Open Arms e per le sue attività nel Mediterraneo.

Ecco cosa troverete in Mari Aperti:

  1. In un giorno e una notte di Mauro Longo – illustrato da Pietro Rotelli
  2. Gli orfani di Assalung di Federica Soprani – illustrato da Daniela Giubellini
  3. Sette volte Wodenn di Francesco Lanza – illustrato da Barbara Aversa
  4. Lóng Nǚ, la ragazza-drago di Monica Serra – illustrato da Viviana Marinucci
  5. Pensieri di confine di Jill Parker – illustrato da Giulia Darcy Rosati
  6. L’ultimo grido degli déi di Marta Duò – illustrato da Andrea Piera Laguzzi
  7. Il rifugio del signore del mare di Andrea Marinucci Foa e Manuela Leoni – illustrato da Morgana Marinucci
  8. Aylan a chi?/Quarantesettesimo Parallelo di Alessandro Chiometti – illustrato da Claudio Calia
  9. Mare inferum di Maikel Maryn – illustrato da SoloMacello
  10. Mari di fantasia – saggio di Giorgio Smojver – illustrato da Morgana Marinucci

E una bellissima copertina ad opera dell’illustratrice e autrice fantasy italiana Mala Spina.

Disponibile: tramite Produzioni dal Basso con una donazione di € 3,99 o superiore; su Amazon per Kindle a € 3,99 e in cartaceo a € 14,99.

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Il Prologo di “Seconda Vita”

Prologo   C’è un momento così nella vita di ciascuno di noi. Il destino ci pone di fronte un bivio e, davanti alla strada che…

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La Prova del Druido

Delle disavventure di un allievo scapestrato in­tenzionato a superare un esame a pieni voti. Della involontaria profezia di una giovane don­na dai capelli color miele. Di stravaganti numi che saccheggiano i mondi alla ricerca di storie per il loro divertimento.

Nel mutevole, colorato e caotico mondo degli Dei pochi erano i punti di riferimento stabili e certi. Oasi di ordine in una mare in tempesta, la taverna di Orlo era sempre uguale a se stessa, piena di numi, spiritelli, ninfe e immortali. Lì fervevano le tre attività preferite degli Dei: litigare furiosa­mente, discutere indefinitamente e vantarsi irrefrenabil­mente. Ma come spesso accade in consessi fortemente ispirati dallo spirito (sia esso alcolico o santo) a un certo punto la confusione si spegneva e il silenzio prendeva il sopravvento. Allora, come se ci fosse stato un segnale prestabilito, gli avventori si trasformavano in pubblico e l’oste tesseva le sue storie.
Perché Orlo non era solo il Dio degli osti e dei tavernieri, ma il nume tutelare dei cantastorie, dei bardi, dei teatranti e degli scribacchini. E quella sera aveva preparato una storia fuori dall’ordinario.

 

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La Prova del Druido

La Prova del Druido di Andrea Marinucci Foa e Manuela Leoni   Delle disavventure di un allievo scapestrato in­tenzionato a superare un esame a pieni…

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L’Evocatore

di Andrea Marinucci Foa e Manuela Leoni

Il Campo dell’Oscuro era piuttosto affollato, nonostante fosse ormai notte fonda. Tra tutti i quartieri di Vadhe, la preziosa e corrotta perla nera della Costa, il Campo era forse il più pittoresco e pericoloso. Vi dominavano infatti le botteghe di maghi, stregoni, incantatori e in generale degli operatori dell’occulto. I quattro energumeni che avevano attraversato spavaldamente piazza degli Astrologi e avevano imboccato la stretta via degli Inferi entrarono uno dietro l’altro in un portone verde, pochi passi più avanti.

Se anticamente gli astrologi avevano le botteghe sull’omonima piazza e gli evocatori le loro tane terrificanti su via degli Inferi, il continuo ricambio aveva mischiato gli operatori dell’occulto e la toponomastica non era più molto d’aiuto. Per un caso fortuito, la bottega in cui erano entrati i quattro apparteneva effettivamente a un evocatore, anzi a un maestro evocatore.

Costui era un vecchio alto ed emaciato, dalla lunga barba bianca, che sedeva alla sua scrivania leggendo un grande tomo alla luce fatata di una piccola salamandra accoccolata sulla sua spalla. Non indossava gli abiti sgargianti dei soliti stregoni vadhiani, ma una semplice tunica nera.

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L’Evocatore

di Andrea Marinucci Foa e Manuela Leoni Il Campo dell’Oscuro era piuttosto affollato, nonostante fosse ormai notte fonda. Tra tutti i quartieri di Vadhe, la…

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