Gli Universi di Ailus

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Un evento a lungo atteso, la Sword & Sorcery italiana sbarca al Lucca Comic e sfida la moda del romanzo fantasy riportando all’attenzione del pubblico le atmosfere di Howard, Leiber e Anderson. Curato da due veri esperti del genere, Francesco La Manno e Alessandro Iascy, ed edito da Ailus Editrice, “Gli Universi di Ailus” è un libro dedicato ai tanti appassionati dell’avventura fantastica che il mercato tradizionale ha da lungo tempo abbandonato e una buona occasione per tutti coloro che, per età o per pigrizia, sono nati per leggere queste storie ma ancora non lo sanno.

Per saperne di più:
Su Italian Sword And Sorcery
S
u Ailus Editrice

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L’Evocatore

di Andrea Marinucci Foa e Manuela Leoni

Il Campo dell’Oscuro era piuttosto affollato, nonostante fosse ormai notte fonda. Tra tutti i quartieri di Vadhe, la preziosa e corrotta perla nera della Costa, il Campo era forse il più pittoresco e pericoloso. Vi dominavano infatti le botteghe di maghi, stregoni, incantatori e in generale degli operatori dell’occulto. I quattro energumeni che avevano attraversato spavaldamente piazza degli Astrologi e avevano imboccato la stretta via degli Inferi entrarono uno dietro l’altro in un portone verde, pochi passi più avanti.

Se anticamente gli astrologi avevano le botteghe sull’omonima piazza e gli evocatori le loro tane terrificanti su via degli Inferi, il continuo ricambio aveva mischiato gli operatori dell’occulto e la toponomastica non era più molto d’aiuto. Per un caso fortuito, la bottega in cui erano entrati i quattro apparteneva effettivamente a un evocatore, anzi a un maestro evocatore.

Costui era un vecchio alto ed emaciato, dalla lunga barba bianca, che sedeva alla sua scrivania leggendo un grande tomo alla luce fatata di una piccola salamandra accoccolata sulla sua spalla. Non indossava gli abiti sgargianti dei soliti stregoni vadhiani, ma una semplice tunica nera.

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“RESET”, su Penne Matte

pennematteMi ero riproposto di limitare al massimo la partecipazione ai tanti concorsi online, un po’ perché ho un certo numero di libri da finire e un po’ perché è fastidioso chiedere in giro ai contatti sui social di andare a leggere e votare un racconto.

Faccio volentieri un’eccezione per questo concorso delle Penne Matte che tra tutti i portali dedicati alla narrativa in generale costituiscono la realtà più dinamica e innovativa del panorama italiano, con articoli ben curati e di grande interesse per lettori e autori.

Tanto più che il concorso si intitola “Noi Umani” ed è dedicato alla fantascienza…

Ogni opera di narrativa si occupa di persone e società: qualsiasi sia il palcoscenico e la scenografia, il plot e il genere, romanzi e racconti parlano quasi sempre di Umani. La fantascienza guarda alle società, mentre il fantasy, il sentimentale, il giallo preferiscono concentrarsi sui singoli individui, ma alla fine siamo sempre noi al centro delle nostre storie. L’esplorazione, il conflitto, l’avventura sono occasioni per guardarci dentro. Uno dei filoni della SF che preferisco è quello che fantastica liberamente sui cambiamenti sociali apportati dalla tecnologia, cercando di capire dove stiamo andando e quali sfide ci aspettano in futuro.

L’ispirazione per “Reset” è stata gentilmente fornita dal mio PC che in questi mesi si è rotto cinque volte, costringendomi a recuperare i dati a più riprese. Mentre ero intento a litigare con sistemi operativi sempre più automatizzati e dal comportamento spesso misterioso e incomprensibile, vittima di aggiornamenti tecnici quotidiani, mi sono domandato quanto ci sarebbe voluto perché si elaborasse un sistema residente in cloud, cancellando anche l’ultimo brandello di autonomia dell’utente, l’ultima piccola illusione di controllo. Più in generale, quale direzione stiamo imboccando, quando rottamiamo la conoscenza diffusa e ci affidiamo a due o tre software house?

Al di là del paradosso e della catastrofe globale (oggi impensabile) che racconta, “Reset” è costruito intorno alle debolezze del sistema che stiamo mettendo in piedi.

Potete trovare il racconto sulla sua pagina nel sito delle Penne Matte. Se vi piacerà, ricordatevi di lasciare un feedback. E’ pur sempre un concorso.

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Sword & Sorcery today

Riproporre racconti di Sword & Sorcery oggi è una battaglia persa. Ma qualcuno deve pur combatterla.

Discussione tipica davanti ai racconti Sword & Sorcery.PhotoFunia-1811fc2
Lettore/critico/editore: “Vedo che i personaggi sono stereotipati”
Autore: “Infatti, nello S&S c’è una forte vena grottesca e i personaggi indossano delle maschere. Il gioco è tutto nel mostrare, lasciar intravedere cosa ci sia sotto…”
LCE: “…e manca quasi del tutto l’elemento introspettivo.”
A: “Sì, appunto. L’introspezione non fa parte del genere, sono storie veloci. Insomma, non puoi fare un monologo amletico mentre sei inseguito da un drago armato di spiedino e salsa barbecue. Quindi…”
LCE: “Storie brevi e frammentate, il romanzo ne esce male.”
A: “quale romanzo?”
LCE: “un romanzo fantasy ha bisogno di un ritmo meno rocambolesco.”
A: “Non è un romanzo, sono racc…”
LCE: “Per quanto scritto bene, c’è molto lavoro da fare perché sia un bel romanzo fantasy”.
A: “non è un romanzo e non è fant…”
LCE: “Però c’è in potenza la capacità di tirarne fuori uno, un bel romanzo fantasy”
A: [rumore di testa sbattuta ripetutamente contro il muro]

Dialogo liberamente elaborato da numerose discussioni e commenti reali.

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