Note di Sogno

Note di Sogno
di Manuela Leoni

Le note si spargevano nell’aria fresca della notte, creando spirali fantastiche che si intrecciavano alla brezza e al profumo intenso del gelsomino. In piedi, sotto la luce della luna, l’uomo era di nuovo alto e dritto, pieno di fascino come doveva apparire tanti anni prima sotto le luci potenti che lo illuminavano sui palcoscenici dei più importanti teatri del mondo.
Le dita correvano ancora sorprendentemente agili sul manico del violino, l’arco creava incanti sulle corde tese, un’aura magica sembrava circondarlo illuminando i capelli candidi, il viso segnato, gli occhi stanchi di chi ha vissuto troppo a lungo da solo.
La musica era stata la sua vita, la sua amante gelosa che non aveva lasciato spazio a nessun’altra. Ora suonava da solo, su una terrazza affacciata sul mare con il lento sciabordio delle onde a fargli da contrappunto. L’aria della notte era fresca dopo la calura del giorno, fresca come le mani morbide che lo avevano accarezzato in una notte sorprendentemente uguale a quella, così lontana nel tempo; delle tante donne che aveva incontrato, delle tante donne che aveva avuto, soltanto di lei serbava un ricordo così vivido, l’unica donna che avesse mai pensato di seguire. L’unica donna che non aveva voluto seguirlo.

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Concorso di Maggio

Molta follia, un pizzico di delicatezza, uno sprazzo di fantascienza.
Ecco a voi i nostri 4 racconti in concorso per 7 Giorni di Follie. Veniteci a leggere e se vi sarete divertiti lasciateci un commento e/o un voto.

Ade-lirio di Andrea Marinucci Foa (fuori concorso)
Ade-lizioso di Manuela Leoni
Adepressione di Andrea Marinucci Foa
Ade 15 di Andrea Marinucci Foa

(Per votare uno dei nostri testi, dopo averlo letto nelle pagine loro dedicate che sono linkate qui sopra, è necessario cliccare sul link presente nel post e apporre nello spazio dedicato al commento la dicitura “Voto per questo testo”. Un ulteriore apprezzamento farà guadagnare all’autore un voto aggiuntivo, anche se scritto in tempi diversi)

Anche questa volta vale la pena di leggere tutti i testi (ebbene sì, anche i nostri agguerriti concorrenti), sulla pagina del concorso.

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La Luna dei Sogni

La Luna dei Sogni
di Andrea Marinucci Foa e Manuela Leoni

Tra le leggende che si raccontano a Vadhe, la perla nera della Costa, ce ne sono di davvero improbabili, di sconce, di fantasiose e di esagerate. Tra tutte, quella della Luna dei Sogni è certamente la più misteriosa: nessuno è mai riuscito a comprendere il senso di quello che accadde durante quelle quattro settimane oniriche, quali divinità vi fossero coinvolte e se gli eventi fossero in qualche modo legati all’assenza di Llana Barcarossa, Bran il Nero e Morlon l’Aquila, i tre eroi più famosi e i tre furfanti più famigerati della Costa – in quei tempi spesso le due qualifiche andavano a braccetto – che si erano dati alla pirateria qualche mese prima.

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Scintilla Vitale

Scintilla_vitale_4eca75c6c65a7Scintilla Vitale
di Irma Panova Maino
Pagine: 225; EEE (Edizioni Esordienti E-book); 2012
ISBN: 9788866900221
Ebook: 2,99 €

Carrie è una ventenne che per vivere fa il lavoro più vecchio del mondo. Nonostante la sua giovane età ha però davanti a sé un futuro incerto a causa dell’AIDS, perciò, disillusa dalla vita e dagli uomini, accetta di compiere una missione un po’ insolita e molto pericolosa: Reese, un vampiro tenebroso e testardo, la ingaggia per attirare a sé uomini molesti e assassini che lui prontamente uccide a sangue freddo. Tra i due si crea un legame particolare, benché Carrie non sappia quasi nulla del vampiro, è legata a lui perché le ha salvato la vita. Vorrebbe comunque conoscere qualcosa di più su di lui e sulle sue intenzioni, così, incalzato dalla donna, il vampiro confessa che dietro tutte quelle uccisioni c’è un preciso intento: uccidere un licantropo nemico molto pericoloso. Sebbene Carrie sia una donna molto coraggiosa e le resti poco da vivere, si sente in qualche modo umiliata e tradita da Reese, che sembra considerarla solo come un’esca per le sue prede. Per cui decide di riprendere il suo vecchio mestiere, ma proprio allora incontra un altro uomo da cui si sente particolarmente attratta e che scopre essere non solo un altro essere immortale, ma soprattutto un caro amico di Reese.

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Il Cieco

IL CIECO
di Andrea Marinucci Foa

“Raccontane un’altra, Sam!”
Il vecchio scosse la testa, perplesso. “Sam?”
“E’ solo un modo di dire, vecchio mio”, rispose la voce giovanile nell’oscurità eterna.
L’anziano allungò la mano cercandolo. L’altro gliela prese e la portò al suo volto: aveva un viso perfetto, da statua greca, liscio e tiepido; i lineamenti regolari e una bocca atteggiata a un sorriso pieno di aspettative.
“Si sta facendo tardi, caro ragazzo”, rispose il cieco. “Appena tornerà Didi dovrò andare a casa”.
Un rumore tintinnante lo interruppe. “Un’altra storia, anche breve, poi ti lascerò in pace.”
“Sì, vecchio. Racconta ancora e ti verserò un calice di vino!” Lo incitò una voce più profonda.

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La nota e la penna

Tra melodia e racconto spesso c’è perfetta reversibilità espressiva: storie che diventano canzone e poi di nuovo storie. La penna e la nota ci fanno sognare, entrambe.

Sein 1940
Incredibile storia, quella della minuscola isola di pescatori bretoni di Sein (Enez Sun), che rispose alla chiamata di De Gaulle nel giugno 1940: su tre vascelli 150 pescatori raggiunsero l’Inghilterra per entrare nella resistenza. Fu chiamata “un quarto della Francia”, poiché tra quei 600 francesi a farsi subito avanti un quarto venivano da Sein, uno scoglio di mezzo chilometro quadrato in mezzo al mare tempestoso che oggi non raggiunge i 190 abitanti. La leggenda vuole che una notte le donne di Sein strappassero l’isola dalle profondità del mare e la portassero a remi in Inghilterra per riunirsi con i loro uomini, quindi la riportassero all’alba al suo posto.

SEIN 1940

The Lady Leroy
E’ una antica ballata irlandese, profondamente popolare come spirito e tradizionale come tematica, l’amore di due giovani che supera gli ostacoli della differente estrazione sociale e dell’ostilità dei genitori, che si risolve nella fuga avventurosa verso nuove e lontane terre.
Contrariamente alla maggior parte delle altre ballate di questo genere, la storia d’amore su cui è centrata The Lady Leroy non finisce con lo sterminio dei protagonisti, dei loro amici e familiari e degli animali domestici (perché non resta più nessuno per accudirli): il veliero Lady Leroy arriva a Boston e i due amanti superano arditamente tutte le prove che puntualmente vengono poste sul loro percorso.

LADY LEROY

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Primavera a Quattro Mani

cover-primavera_lavoroPer accompagnare la primavera 2014, abbiamo composto un mini-ebook di racconti e poesie comparsi nel nostro blog “A Quattro Mani” tra marzo e aprile.
I quattro racconti d’apertura della raccolta, di Andrea Marinucci Foa, sono giochi di prospettiva.
QUANTANOIA ha partecipato al concorso Sette Giorni di Follie, edizione di marzo (secondo classificato). E’ un racconto breve di fantascienza classica.
RITORNO A CASA è un racconto brevissimo di fantascienza.
L’AGENZIA è un racconto breve di fanta-editoria.
INDIGESTIONE è un micro-racconto fiabesco, scritto ad aprile e comparso (fuori concorso) in Sette Giorni di Follie.
Seguono tre poesie brevi:
NASCITA, di Manuela Leoni, ha partecipato al concorso Il Pozzo dei Deliri.
PORTO, di Manuela Leoni.
LA PROFEZIA DI MORGANA, di Andrea Marinucci, ha partecipato al concorso Il Pozzo dei Deliri.
LA LUNA DEI SOGNI, scritto a quattro mani ad aprile e comparso (fuori concorso) in Sette Giorni di Follie, anticipa l’uscita di Tre di Spade, il primo volume de La Canzone della Costa.
IL SOGNO DI NINA di Manuela Leoni che ha partecipato al Concorso Sette Giorni di Follia, edizione di aprile (secondo classificato).

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Il Sogno di Nina

IL SOGNO DI NINA
di Manuela Leoni

Il bosco odorava di resina, funghi e pacciame sotto la pioggia sottile. Il sentiero si snodava tra i faggi e gli abeti rossi, che avevano creato sul terreno un tappeto soffice e umido, dove era piacevole camminare.
Nina avanzava a passo lento, il K-way rosso come una fragolina di bosco, sullo sfondo degli alberi lucidati a nuovo dall’acqua. Conosceva bene quel sentiero, lo aveva percorso molte volte quell’estate, nel suo girovagare in quello che era l’angolo più verde e più piovoso del paese.
Tutto sommato una buona estate: molto trekking, molti libri, molte foto, molti krapfen. Molta tranquillità. Troppa.

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